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Parametri di stato
Volume: in m3, oppure (non ufficialmente) in L
Massa: in kg, oppure in mol
Pressione: in N m-2 = Pa, oppure in atm
Temperatura: in K, oppure (non ufficialmente) in °C
Gli stadi di aggregazione
C` e` quindi un crescendo di energia cinetica delle particelle con l`aumento della
temperatura Man mano che aumenta l`energia queste da ferme si muovono piu`
velocemente attorno ai loro siti di legame. Cambiano via via di stato di aggregazione
aumentando la distanza tra di loro, finche` non iniziano a staccarsi le sub-particelle
atomiche, che a livelli energie ancora piu` elevate si disgregano nelle loro costituenti.
Liquidi e aeriformi
• Allo stato liquido la materia e` un fluido il cui volume è costante a temperatura e pressione costanti.
• Nello stato liquido l'energia delle particelle è più elevata che nello stato solido, gli spazi intermolecolari sono pero`
ancora molto ridotti rispetto allo stato gassoso , motivo per il quale un liquido e`poco comprimibile, presentando
in genere una densità di poco inferiore a quella del solido
• Esse non sono legate saldamente e, pur non potendo allontanarsi come nello stato aeriforme, scivolano le une
sulle altre rompendo legami tra loro e formandone di nuovi in continuazione, adattandosi alla forma del recipiente :
questo movimento si identifica con l`agitazione termica. Tali forze possono, inoltre, essere di diversa natura.
• le molecole costituiscono la superficie del liquido sono invece adiacenti a un numero di molecole minori e quelle
che hanno un'energia cinetica più elevata possono passare dalla massa liquida all'atmosfera soprastante,
trasformandosi cioè in vapore. Ne deriva che tutti i liquidi, anche a temperature largamente inferiori al loro punto
di ebollizione, presentano una tendenza più o meno spiccata a evaporare: tale tendenza aumenta con la
temperatura perché con questa aumenta l'energia cinetica delle molecole. Dal vapore che viene così a formarsi al
disopra della superficie liquida, le molecole presentano una certa tendenza a ritornare nella massa liquida. A ogni
temperatura viene così a stabilirsi un equilibrio nel quale si uguagliano il numero di molecole di liquido che, in un
certo istante, evaporano e il numero di molecole che contemporaneamente condensano, ossia ritornano dallo
stato gassoso a quello liquido. La pressione del vapore del liquido, in queste condizioni, prende il nome di
tensione di vapore del liquido stesso e aumenta con la temperatura in ragione logaritmica.
• L'evaporazione di un liquido è rallentata, in presenza di altri gas, dalla collisione delle molecole che tendono a
passare allo stato di vapore con molecole degli altri gas (N2, O2, etc., se si tratta idi ara). Se invece, mediante una
pompa, si fa il vuoto, l'evaporazione è piu` veloce.
• Inoltre nei liquidi come in tutti i fluidi, la liberta` di movimento delle particelle fa si che la pressione esercitata da
esse sia uguale in tutte le direzioni, secondo la a noi nota legge di Stevino.
GAS
Non hanno né forma né volume propri. Sono facilmente
comprimibili.
Sono in genere gassose le sostanze costituite da
molecole piccole e di basso peso molecolare.
H2 N2 O2 F2 Cl2
He Ne Ar
Pressione (p)
Volume (V)
Temperatura (T)
Numero di particelle (n)
PRESSIONE DEI GAS
Nei gas le particelle non sono legate,
legate
ma si muovono in modo caotico
grazie all’energia di cui dispongono,
urtandosi ripetutamente
tra loro e contro le pareti del recipiente.
Legge di Boyle
Leggi di Gay-Lussac
Legge di Avogadro
Le trasformazioni dei gas
P V
100 8
200 4
400 2
GAS 14
GRAFICO DELLA LEGGE DI BOYLE
La legge di Boyle
può essere anche rappresentata
graficamente
riportando,
per ogni temperatura T,
sulle ascisse
di un sistema di assi cartesiani
i valori dei volumi V
e sulle ordinate
quelli delle relative pressioni p.
Si ottiene una curva,
detta ISOTERMA di BOYLE,
BOYLE rappresentata
da un ramo di iperbole equilatera.
La prima legge di Gay-Lussac
detta anche legge di Charles
Se riscaldiamo il gas con la fiamma, la temperatura del gas aumenta, il
volume aumenta ma la pressione resta costante perché la pressione che
contrasta il gas è dovuta al peso del pistone e dei pesetti che si trovano sul
pistone stesso.
La prima legge di Gay-Lussac afferma che il volume del gas varia con una legge
lineare espressa dalla formula
Vt V0 (1 α t)
Vt= volume alla temperatura t
V0= volume alla temperatura di 0°C
= coefficiente di dilatazione termica a volume costante (=1/273,16 C)
t = temperatura in °C
La legge di Charles e Guy
Lussac costituisce di fatto la
legge della dilatazione termica
dei gas
La seconda legge di Gay-Lussac afferma che la pressione del gas varia con una
legge lineare espressa dalla formula
p t p 0 (1 t)
pt= pressione alla temperatura t
p0= pressione alla temperatura di 0°C
= coefficiente di dilatazione termica =a pressione costante (1/273,16 C)
t = temperatura in °C
SCALA KELVIN DI TEMPERATURA
Dato che tutti i grafici
delle leggi di Charles e Gay-Lussac
intersecano l’asse delle temperature
a -273.15°C,
73.15°C
Lord Kelvin
propose di usare questo valore
come zero
di una scala assoluta di temperature:
la scala Kelvin.
Kelvin
0 Kelvin (0 K) è la temperatura
dove il volume di un gas è nullo,
e cessa ogni movimento molecolare.
1 K = 1 °C
19
Vediamo adesso, con alcuni passaggi matematici, che forma assume la legge di
Charles e Guy Lussac, se la temperatura viene espressa in Kelvin.
1 1
V V0 [1 t] t (T -273) V V0 [1 (T -273)]
273 273
V nT/p pV = nRT
23 R = Costante universale dei Gas
Si può ricavare il valore della costante R considerando le
condizioni standard
T T
Vm R per n n Vm n R
P P
V
da cui
P V nRT
LEGGE DEI GAS IDEALI
Problema:
Un gas ha un volume di 785 L a 21°C. Quale è il suo
volume a 28°C?
Vf Vi Vi
Vf Tf
Tf Ti Ti
Vi 301 K
Vf Tf 785 L 804 L
Ti 294 K
Applicazioni della legge dei gas ideali
Per spiegare il comportamento dei gas, descritto dalle leggi già affrontate, è stato
elaborato un modello generale, il modello particellare del gas ideale, secondo
cui tutti i gas ideali, indipendentemente dalla loro natura chimica, presentano le
seguenti caratteristiche:
•Le particelle del gas si muovono a grande velocità in tutte le direzioni dello
spazio e la velocità è proporzionale alla temperatura.
•Le particelle si urtano tra loro, ed urtano le pareti del recipiente, in modo
perfettamente elastico, ossia senza accelerare né rallentare. La frequenza degli
urti sulle pareti determina la pressione del gas.
GAS 27
In realtà i gas reali non rispettano rigorosamente il modello: le particelle non
sono infatti puntiformi, ma hanno dimensioni finite, anche se piccolissime; tra di
loro si esercitano forze attrattive o repulsive, anche se infinitesime.
GAS 28
Analizziamo ora le leggi dei gas alla luce del modello particellare
GAS 29
Esiste anche un modo più rigoroso di ricavare l’equazione di stato dei gas
perfetti dalle leggi dei gas, attraverso il procedimento di seguito descritto
t
A pressione costante portiamo poi la temperatura da 0°C a
V V (1
0
'
)
t; per la legge di Charles otteniamo quindi che: 273
V0 P0 V0 P0 t
Essendo però per la (1) V0' Risulta che V (1 )
P P 273
Trasformiamo ora la temperatura da Celsius in Kelvin e quindi otteniamo:
t = T- 273
GAS 30
t T -273.15 T 273 T
L’espressione (1 ) diventa 1 ( ) 1
273 273.15 273 273 273
V0 P0 Ponendo V0 P0
PV RT
Otteniamo
E dunque PV T R
273 poi 273 infine
GAS 32
Legge di Dalton
(pressioni parziali)
• Immaginiamo di mescolare m gas diversi, che
non interagiscano chimicamente fra loro, in un
contenitore di volume V
• Sia pk la pressione parziale del gas k-esimo,
cioè la pressione che il gas eserciterebbe in
assenza degli altri gas
• La legge stabilisce che la pressione risultante
del miscuglio è la somma delle pressioni
m
parziali:
p pk
k1
Legge di Dalton
• Questa legge può essere dimostrata
semplicemente nel caso del gas ideale,
partendo dal dato sperimentale che la
pressione risulta uguale a: RT
m
p
V k1
nk
Svolgimento
La formula da applicare è l’inversa che si ricava dalla equazione di
stato: nRT
pV nRT p
V
La massa molare dell’ossigeno è:
32 g/mol pertanto n= 42g / 32 (g/mol) = 1,3125 mol
Il volume è di 5 litri = 0,005 m3
T = 19 °C + 273,16 = 292,16 K
nRT 1,3125mol 8,314 J (mol K ) 292,16 K
p 3
637617Pa
V 0,005m
Esercizi autoapprendimento
Quante moli di molecole sono contenute in 84,06 g di azoto?
Fx=
ossia la somma delle forze secondo x di tutte le molecole di gas nel contenitore.
Ragionando in modo analogo per gli altri assi dal momento che le molecole si muovono di
moto casuale in tutte le direzioni e poichè
dove A è l'area della parete. Perciò, se consideriamo che l'area della sezione del
contenitore moltiplicata per la lunghezza è il volume, si ottiene l'espressione
dove V è il volume. Inoltre, siccome Nm è la massa totale del gas e massa diviso volume è
densità
© Dario Bressanini
Gas reali
© Dario Bressanini
Equazione di Van der Waals
Partiamo dall’equazione dei gas ideali pV = nRT
Le molecole a corta distanza si respingono, quindi il
volume accessibile al gas non è V ma (V-nb)
La pressione dipende dalla frequenza di collisione con
il recipiente, e dalla forza con cui avvengono gli urti.
Ambedue questi fattori vengono attenuati dalla
presenza di forze attrattive, proporzionalmente al
numero di molecole, per un fattore pari a a(n/V)2
© Dario Bressanini 46
Attrazione Molecolare
© Dario Bressanini 47
Volume Molecolare
© Dario Bressanini 48
Equazione di Van der Waals
2
nRT n
p a
V nb V
a,b costanti dipendenti dal gas
a misura delle forze attrattive
b volume proprio delle molecole
a,b ricavate da un fit dei dati sperimentali
© Dario Bressanini 49
Equazione di Van der Waals
n
2
p a V nb nRT
V
Attenzione a non dare troppo significato fisico alle costanti a e b
© Dario Bressanini 50
Altre diapositive che possono essere utili per la comprensione
Gas reali
p
• I gas reali si discostano dal
comportamento ideale tanto più,
quanto più elevata è la pressione
e bassa la temperatura
• Nel piano p,V, le isoterme reali
non sono iperboli, ma assumono
una forma più complessa
• Percorrendo l’isoterma più bassa
partendo da destra troviamo
nell’ordine: il punto R, un
L R segmento rettilineo, il punto L
v
Gas reali
• Il segmento rappresenta il fenomeno della
p
liquefazione, cioè la presenza
contemporanea di due fasi: gassosa e
liquida
• R è detto punto di rugiada, ove il gas inizia a
liquefare
• L è il punto di liquefazione totale: tutto il gas
è trasformato in liquido
• Il fatto che il segmento sia parallelo all’asse
V significa che durante la liquefazione su
un’isoterma, la pressione rimane costante
• Quando il gas è completamente liquefatto,
l’isoterma cresce molto rapidamente: ciò
L corrisponde al fatto che un liquido è
R pochissimo compressibile
v
Gas reali
p • Durante la liquefazione il gas è in
equilibrio con il liquido e prende il
nome di vapore saturo
• Maggiore è la temperatura dell’isoterma,
più corto è il segmento di liquefazione
• Ad una certa temperatura, specifica per
ogni gas, il segmento si annulla
• Questa è la temperatura critica TC; la
corrispondente isoterma critica è
rappresentata in rosso in figura
• Al di sopra di questa temperatura non è
possibile liquefare il gas, qualunque sia
la pressione applicata
v
Gas reali
p
• Nella figura, il piano p,V
è stato suddiviso in
diverse regioni a
gas seconda delle fasi
presenti
liquido • Al di sotto dell’isoterma
critica, il gas è detto, più
propriamente, vapore
vapore +
invece che gas
liquido
vapore
v
Moli e numero di Avogadro
Una mole di una qualunque sostanza contiene un numero di
atomi o molecole pari a NA=6,02×1023 (numero di Avogadro)
Il peso molare M di una sostanza è pari al peso di una mole
della sostanza in esame
Massa di un atomo (molecola): m M N A
Esempio: per l’alluminio M=26,9815 g/mol in 26,9815g di Al
ci sono NA atomi la massa di un atomo di Al è 4,48×10-23g
Data una massa Mcam di una sostanza, il numero di moli è:
M cam M cam
n
M mN A
Il numero di atomi è invece dato da:
N nN A
Isoterme reversibili per i gas perfetti
p
Se T è costante,
l’equazione pV=nRT
rappresenta un ramo di
A iperbole nel piano pV
Legge di Boyle:
B
pV=costante
VA V
VB
Lavoro compiuto dal gas nel tratto AB:
B B
nRT VB
L pdV dV nRT lnV A nRT ln
B
A A
V VA
Se VB>VA (espansione) è L>0; se VB<VA (compressione) è L<0
Isoterme reversibili per i gas perfetti
p
Se T è costante,
l’equazione pV=nRT
rappresenta un ramo di
A iperbole nel piano pV
Legge di Boyle:
B
pV=costante
VA V
VB
Lavoro compiuto dal gas nel tratto AB:
B B
nRT VB
L pdV dV nRT lnV A nRT ln
B
A A
V VA
Se VB>VA (espansione) è L>0; se VB<VA (compressione) è L<0
Isobare reversibili per i gas perfetti
p
Se p è costante, si ha un
tratto di retta orizzontale
nel piano pV
A B
1a Legge di Gay-Lussac:
V/T=costante
VA VB V
Lavoro compiuto dal gas nel tratto AB:
B B
L pdV p dV pVB V A pΔV
A A
2a Legge di Gay-Lussac:
A p/T=costante
V
Lavoro compiuto dal gas nel tratto AB:
B
L pdV 0 perchè V A VB
A