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OSCAR - CLAUDE MONET 1840 - 1926

Oscar Claude Monet sicuramente il + impressionista tra gli impressionisti - nasce nel novembre 1840 a Parigi - muore nel dicembre del 1926 a Giverny la famiglia ha origini modeste grazie ad una zia facoltosa (vista la sua grande versatilit nel disegno) ha la possibilit di trasferirsi a Parigi per studiare in una scuola darte

Linsofferenza di M. per le lezioni accademiche lo spinse a lavorare dal vero coinvolgendo i suoi nuovi amici = Pissarro - Renoir - Sisley M. mise a punto una nuova tecnica basata sullaccostamento dei colori puri non mescolati ad altri stesi sulla tela con tocchi di pennello Risultato = quadri - di intensa luminosit - vibranti di colore - nei quali viene fermato un istante fugace cos come locchio lha percepito

1861 M. presta servizio militare ad Algeri = la luce ed i colori dellAfrica contribuiscono a sviluppare in lui la passione per la natura le sensazioni che questa fa scaturire 1862 torna a Parigi = seguono anni di lavoro intenso connotati da poche soddisfazioni e tante amarezze (depressione e problemi economici)

1908 fa un lungo soggiorno a Venezia = citt che lo entusiasma a tal punto da definirla limpressionismo in pietra perch galleggia sullacqua e risplende delle sensazioni dellatmosfera

Gi dal 1883 M. aveva iniziato a rifugiarsi a Giverny (dintorni di Parigi) ove compr una casa con giardino in cui si fece costruire un laghetto di ninfee che, negli ultimi anni, diverr il suo principale soggetto dispirazione

Cos come per Venezia anche nelle ninfee ci che lo affascina lacqua il cui aspetto muta ogni istante per come brandelli di cielo vi si riflettono conferendogli vita e movimento devo riuscire a cogliere lattimo fuggente o per lo meno la sensazione che lascia

La poetica di M. chiara gi dal primo dipinto = Impressione, sole nascente che diede il nome a tutto il movimento impressionista lopera non poteva passare per una vista di Le Havre era solo la mia impressione!

Non esiste il disegno preparatorio Il colore dato direttamente sulla tela con pennellate brevi e veloci Ogni oggettivit naturalistica del soggetto stravolta dalla volont di M. di trasmetterci le sensazioni provate osservando laurora M. non vuole descrivere la realt ma cogliere limpressione di un attimo diversa ed autonoma rispetto a quella dellattimo immediatamente precedente e successivo

La forza dellopera di M. assolutamente unica Impressione esprime il suo rapporto con la natura le sue sensazioni quindi diventa anche sinonimo di * libert * Non + schemi * Non + leggi * Non + vincoli * Solo io in un rapporto autentico ed assoluto con il mio tempo = MODERNITA A CREARE TUTTO CIO E SOLO ED ESLUSIVAMENTE IL COLORE * sincerit nella percezione e nella rappresentazione della realt

Il contrasto tra colori caldi ( = rosso, arancio) e colori freddi ( = verde azzurro) rende in maniera molto suggestiva il senso della nebbia del mattino che rende appena identificabili gli alberi sul fondo e le barche nellacqua In questa atmosfera velata si fa strada il sole un cerchio di fuoco (arancio acceso) i cui riflessi aranciati guizzano sul mare evidenziati con pochi tocchi di pennello

Monet del tutto indifferente a ci che ha innanzi 1. Non cerca la riconoscibilit 2. Abbozza forme indistinte = barche sono solo due ombre scure il sole un cerchio infuocato un insieme di gru e ciminiere fumose sono quasi graffi sulla tela che si intravvedono in lontananza.

Alle forme e allo spazio egli del tutto indifferente Ma attento a registrare con immediatezza e verit solo limpressione visiva che coglie guardando una scena del genere

Attraverso una sintesi di luce e colore rende un attimo fuggente (attimo dopo la visione pu essere gi diversa perch la luce cambiata e con s anche la tonalit di colore che essa diffonde nellatmosfera) CIO CHE RESTA LA SENSAZIONE LA SUGGESTIONE ATMOSFERICA E AMBIENTALE CHE DIVENTA UNICA TESTIMONIANZA DEL VEDERE DEL PITTORE

Dallapprendistato presso un artista = Eugne Boudin che lo indirizz verso una pittura incentrata sulla natura Allammirazione per la pittura di Corot, Courbet e Turner (scoperta durante un soggiorno londinese 1870)

Lintero percorso di M. segnato dallinteresse crescente nei confronti del paesaggio

Nei Papaveri dell Orsay tradotta tutta la gioia dellen plein air impressionista

M. pare trasferire sulla tela lemozione che il fenomeno luminoso suscita nel suo intimo con unacutezza cromatica unica Vuole trasmetterci quel senso di allegria serenit tenerezza freschezza che gli procura losservazione della moglie e del figlio che passeggiano in un campo di papaveri e lo fa attraverso il colore

Il campo una distesa di colore dato dalle sfumature del verde da cui emergono le accese macchie cromatiche del rosso che il nostro occhio interpreta subito come papaveri anche se sono solo picchiettature di colore

Fino al 1890 circa i soggetti dei quadri di M. sono formalmente riconoscibili la pennellata pastosa carica di colore per cui gli oggetti sono resi per masse omogenee ma poco delineate

1883 nella valle della senna vicino a Vernon Monet scopre il villaggio di Giverny vi affitta la casa del frantoio Ha 43 anni e numerose opere al suo attivo Nel 1890 acquista la casa di Giverny M. rester a Giverny 43 anni fino al 1926 anno della sua morte Nel suo giardino il pittore costruisce serre ed atelier inventa composizioni floreali che gli serviranno poi come motivi pittorici Sono in estasi. Giverny un sogno, un paese splendido

Nel 1893 M. fa iniziare i lavori nella parte sud del giardino scava un piccolo stagno costruisce una passerella in legno (= ponte) probabilmente ispirata alle stampe giapponesi (ponte giapponese) Le stampe giapponesi che giunsero in Europa verso il 1860 affascinavano gli impressionisti per le loro novit formali Il pittore Hokusai (di cui M. possedeva varie opere) consacra al monte Fuji un centinaio di immagini secondo una moltitudine di angolazioni La concezione artistica di M. inizia a cambiare la forma inizia a dissolversi

Anche M. inizia a dipingere diverse tele con lo stesso soggetto I Pagliai (fine estate del 1890) I Pioppi (1891) in cui partendo dalla forma geometrica costante M. gioca sullevoluzione stagionale delle trame mostra levoluzione dei * colori * contorni legati alle diverse luci del giorno o delle stagioni per dimostrare che uno stesso oggetto pu destare sempre nuove ed infinite sensazioni emozioni stati danimo

Nascono quindi le sue serie= COVONI = + di 15 tele soggetto principale della prima serie di opere di M. in cui l'artista cerca di fissare sulla tela l'effetto provocato dalla luce sui covoni nei diversi momenti della giornata in diverse condizioni meteorologiche lavorando anche con pi tele contemporaneamente dipingendo sull'una o sull'altra a seconda dell'effetto di luce desiderato

PIOPPI = + di 20 tele alberi piantati lungo il bordo della palude di Limetz, sulla riva sx del Epte a pochi chilometri da Ginervy Anche in questo caso traduce listantaneit di un momento limpressione provata davanti alla natura una natura che rende sempre diversa creandola ogni volta con la sua arte (= Demiurgo)

Far altrettanto a Londra e Venezia nei primi anni del secolo

Sicuramente la serie + nota = 50 tele dello stesso formato dedicata alla facciata della CATTEDRALE di ROUEN in cui evidente pi che mai la vera ossessione che M. svilupp per losservazione del dato reale nei vari momenti della giornata
La Cattedrale di Rouen, portale, tempo grigio 1894 La Cattedrale di Rouen, portale, pieno sole, armonia blu e oro 1894 La Cattedrale di Rouen, portale, sole mattutino 1894

Monet rischi di impazzire nel tentativo vano di riprodurre a distanza di giorni la stessa luce, la stessa impressione che aveva avuto giorni prima
* Per avere un punto di vista privilegiato affitt una camera dalbergo di fronte alla cattedrale * Pass mesi ad osservare e dipingere

RISULTATO = tanti dipinti dello stesso soggetto ma con diversi colori e sfumature a seconda dellora del giorno e del tempo meteorologico ( mattina presto, mezzogiorno, tramonto, sole, pioggia, nebbia, neve)

IL SOGGETTO NON HA IMPORTANZA IN QUESTE TELE Per cui il taglio con cui M. ripete le sue vedute indicativo delle sue intenzioni non documentarie
La bellissima cattedrale gotica di Rouen col suo portale strombato il grande rosone coi pinnacoli svettanti gli apparati scultorei interessa al pittore solo nella misura in cui cavit e sporgenze catturano e rimandano la luce in modi diversi

In queste tele ci che lartista cerca la luce soprattutto come questa riesca a modificare la percezione della realt

La serie della Cattedrale di Rouen rappresenta la divinizzazione della natura esaltata nella sua resa istantanea M. totalmente preso dalla sfida pi grande che larte si sia mai ripromessa: rubare alla natura il segreto della sua mutabilit catturandone leffetto di ogni istante fissandone le peculiarit svelandone i misteri rivelandone la bellezza

Tra il 1909 ed il 1926 M. realizz innumerevoli quadri dedicati al suo stagno di ninfee spingendo la ricerca pittorica dellimpressionismo a conseguenze estreme

(Ninfe = divinit delle acque chiare una di esse si anneg per amore di Ercole torn sottoforma di fiore galleggiante sulle acque = ninfea)

La ninfea anche il soggetto dei grandi pannelli che M. inizia a dipingere a partire dal 1914 in un nuovo studio Dopo larmistizio del 1918 decide di offrire questi pannelli allo Stato Un suo amico politico gli propone, nel 1921, di installarli all Orangerie des Tuileries vengono costruite 2 sale di forma ovale inaugurate nel maggio del 1927 5 mesi dopo la morte di M.

Le ninfee che M. dipinge * sono quelle del suo giardino di Giverny * sono fiori acquatici che non hanno radici

sono sottomessi
ai capricci del vento ai giochi della luce
(la foglia di ninfea riflette il cielo e a seconda del colore di questo diventa blu, grigia, argento)

Quindi = evocano la realt della perpetua metamorfosi delle forme = simbolo di quella realt mai fissa perennemente mobile che M. cercava di catturare

Il suo intento non descriverci un soggetto ma farlo parlare attraverso levanescente mutabilit dellimpressione

Nonostante il desiderio palese di abbandonare le regole della rappresentazione classica gli Stagni di ninfee sono armonici simmetria equilibrio delle masse prospettiva sono piuttosto marcati

Sono le forme che rivoluzionano la composizione


Da vicino le forme sembrano molto confuse i colori molto vivi Solo ad una certa distanza le forme si ricompongono i colori si organizzano in un armonia dominante Questi effetti ottici sono legati alluso molto particolare che M. fa dei numerosi tipi di tocchi indipendenti
Quando uscite tentate di dimenticare quali oggetti avete davanti a voi: un albero, una casa, un campo o quantaltro. Pensate solo a questo: ecco un piccolo quadrato di rosa, di azzurro, un ovale verde, una retta gialla. E dipingeteli esattamente come vi appaiono

= frase + calzante e toccante che esprime lanima tutta moderna della pittura impressionista La pittura liscia dai contorni ben delimitati dava allo spettatore limmagine di un mondo omogeneo chiuso finito Il mondo impressionista non + composto di oggetti solidi ma a immagine del nuovo spirito scientifico = si disgrega in corpuscoli infinito deborda dal suo contesto

Il soggetto pura sensazione luminosa nasce dal colore il tocco che lo disegna, lo scolpisce, lo ricompone = il tocco esuberante dei Papaveri che restituisce il folgore traslucido dei petali sgualciti = il tocco danzante di Impression soleil levant che mostra lesplosione acquatica della luce = il tocco intrecciato dei Pagliai che scolpisce loro della paglia serrata = la pasta secca e spessa delle Cattedrali che genera pietra e malta La pittura espone ormai solo la danza del pennello la vibrazione della luce LA FORMA SI DISSOLVE COMPLETAMENTE

Le Serie di M. danno unimpressione di spontaneit estrema rapidit quasi di trascuratezza di improvvisazione = effetto logico poich queste immagini pretendono di cogliere un istante luminoso fuggevole

Ma questa apparente rapidit solo un artificio una delle principali componenti dellarte di M.

In generale in ogni opera di M. si individuano circa 15.000 tocchi 1. La stesura delle trame 2. la scelta e la grande variet delle tinte 3. la loro armonizzazione progressiva 4. la necessit di lasciare asciugare a lungo gli strati per evitare che i pigmenti freschi si mescolino tutto dimostra che M. non poteva che dipingere le sue tele lentamente a tappe secondo delle strategie ben ragionate

Nellultima serie dei Ponti la dissoluzione delle forme completa Le pennellate sono molto + ampie danzanti apparentemente disordinate alcune tele sono quasi monocrome Questa metamorfosi stata attribuita alla cataratta che colpisce M. a partire dal 1908 Nel 1918 la vista del pittore molto danneggiata: legge a fatica le etichette sui tubetti dispone i colori sulla tavolozza secondo labitudine percepisce male i contorni i blu sono scomparsi filtrati dalla opacizzazione bruno gialla del cristallino

Nel ottobre 1922 viene operato allocchio dx non soddisfatto del risultato un paio di occhiali gli permette di progredire Nel 1925 26 si dichiara + soddisfatto della sua vista pu contemplare le produzioni degli anni precedenti e giudicarle Forse distrugge parecchie delle sue tele ma conserva una 20 di Ponti e dipinti di altre serie = Salice piangente Il Viale dei Rosai La Casa vista dal giardino

TECNICA Diversamente dai pittori delle generazioni precedenti gli Impressionisti rafforzano la chiarezza dei loro quadri larmonia tonale e luminosa utilizzando fondi molto chiari Un solo strato di imprimitura consente loro di conservare la struttura granulosa della tela su cui il tocco attecchisce solidamente

Tra i colori in tubetto dellepoca lolio di papavero ha spesso sostituito lolio di lino (a cui si rimproverava lingiallimento) Il papavero ha una consistenza + cremosa mantiene la traccia del pennello asciugandosi + lentamente facile da lavorare fresco e da ritoccare

Ma questolio indispensabile spesso un ostacolo per i pittori perch un pigmento quando imbevuto dolio + scuro + saturo di colore

Per ottenere toni opachi chiari

vicini al pastello

1. si elimina una parte dellolio lasciando riposare i colori su fogli di carta assorbente 2. si diluiscono con lessenza di trementina (che evapora rapidamente) Per gli stessi motivi una volta dipinte le tele non vengono verniciate

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