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Sulla caratteristica di una cella fotovoltaica, il punto di lavoro ottimale quello per cui massima la potenza elettrica, cio il prodotto IV Il rapporto tra tale potenza e il prodotto ISCVOC (corrente di cortocircuito per tensione a vuoto) viene detto fill-factor o fattore di riempimento della cella Elevati valori di fill-factor solitamente indicano migliori prestazioni; usualmente esso si aggira intorno a 0,75-0,80 La corrente di cortocircuito ISC di poco superiore a quella corrispondente alla massima potenza IM; pertanto, non facile discriminare le due condizioni di funzionamento Lunico modo per evitare la presenza di tensione ai morsetti di un generatore fotovoltaico oscurarne totalmente la superficie
E ottenuto da un processo detto di melting: cristalli di silicio di elevata purezza vengono fusi e fatti solidificare a contatto con un seme di cristallo
Durante il raffreddamento il silicio gradualmente si solidifica nella forma di un lingotto cilindrico di monocristallo, che viene poi tagliato in fettine (wafers) I wafers hanno spessore di 250-350 mm per sfruttare il lingotto in modo ottimale, anche se il ridotto spessore comporta unestrema fragilit Rendimento di conversione 13%.
Silicio policristallino
Come conseguenza di una lavorazione meno accurata i cristalli si presentano ancora aggregati tra loro, ma con forme e orientamenti differenti Si ottengono celle di costo minore, ma con prestazioni elettriche solo di poco inferiori rispetto a quelle in silicio monocristallino Rendimento di conversione 11%.
Film sottili
A differenza della tecnologia cristallina la materia attiva viene ottenuta in forma di gas pu essere depositata in strati spessi pochi micron su una grande variet di superfici di appoggio (anche non piane, es. tegole fotovoltaiche) Si richiedono materiali con caratteristiche fisico-chimiche particolari (spesso il silicio amorfo) e rimangono da verificare diversi aspetti tecnici (es. la stabilit delle prestazioni elettriche nel corso della vita utile) Rendimento di conversione 6,5%.
Il difetto pi tipico lingiallimento dellEVA dopo alcuni anni di vita operativa, che per non determina di per s uno scadimento significativo delle prestazioni
Il difetto pi problematico costituito dagli hot spot; in essi si ha in esercizio una temperatura superiore rispetto al resto del modulo, dovuta ad una elevata resistenza elettrica localizzata, in genere frutto di cattive saldature
Non sempre una cella rotta provoca un degrado delle prestazioni del modulo, specialmente se si tratta di sbeccature o se le celle rimangono legate tra loro, ad esempio tramite i contatti posteriori. Per non sono pi garantiti i limiti di degrado sul lungo termine (20 anni)
E fondamentale fare in modo che durante il loro funzionamento i moduli fotovoltaici vengano ombreggiati (anche solo parzialmente) il meno possibile !
In alcuni casi gli impianti fotovoltaici possono interagire con altre fonti energetiche rinnovabili (es. eolico-fotovoltaico) e/o avvalersi di gruppi elettrogeni tradizionali (es. Diesel) sistemi ibridi
Caratteristiche tecniche richieste alle batterie elevata efficienza (rapporto energia fornita / energia immagazzinata) lunga durata (numero di cicli di carica e scarica) buona resistenza alle escursioni termiche (per luso in impianti in quota)
tensione di carica: deve essere superiore alla tensione nominale e deve variare con la temperatura in modo da non superare la soglia di sviluppo dei gas
capacit: la quantit massima di energia erogabile e diminuisce con lintensit e la rapidit della scarica; convenzionalmente ci si riferisce a C 10 (a 25C in 10 ore di scarica con una tensione finale di 1,85 Vpc); funzione anche della densit dellelettrolito, della temperatura e dellet
resistenza interna: provoca il riscaldamento della batteria e labbassamento della tensione al variare del carico; inversamente proporzionale a C 10 e allo stato di carica
corrente di corto circuito: circa 810C10 per elementi di piccola taglia e fino a 20C10 in quelli di grossa taglia; la massima corrente di corto circuito I cc=V/Ri massima profondit di scarica o max DOD (depth of discharge): vale circa 50% per batterie derivate dal settore automotive e fino all80% per accumulatori a piastre tubolari stato di carica o SOC (state of charge), equivalente a 100%-DOD.
N.B. Non esiste alcun metodo attendibile per misurare lo stato di carica, per cui non si potr mai sfruttare appieno la capacit degli accumulatori
Un buon regolatore deve avere affidabilit (basso tempo medio tra guasti e buona risposta al variare delle condizioni operative) e la semplicit costruttiva una caratteristica preferenziale
Teniche di regolazione della carica autoregolazione ON-OFF serie, parallelo o a gradini MPPT PWM
Autoregolazione: si collegano generatore e batteria mediante un diodo in serie per prevenire la scarica durante la notte; utilizzabile solo per piccolissimi sistemi (1 o 2 moduli fotovoltaici) e con batterie non ermetiche (gassificazione)
ON-OFF: si stacca il generatore fotovoltaico quando la carica supera una determinata soglia, per poi ripristinarlo al raggiungimento di un valore leggermente inferiore (isteresi); ci avviene mediante un contattore in serie, oppure mediante uno o pi contattori che collegano altrettante resistenze in parallelo
Le reali condizioni operative possono variare anche di molto rispetto a quelle adottate nei test di laboratorio effettuati dal costruttore
Le caratteristiche del filtro presente alluscita del ponte dipendono dalla modalit di commutazione e dallampiezza massima delle armoniche che si disposti a tollerare
Commutando alla frequenza di rete, il contenuto di armoniche piuttosto elevato anche a valle della sezione di filtraggio, mentre con la tecnica PWM si ottengono risultati migliori
Ulteriori indicazioni nel documento tecnico ENEL DK5950 Criteri di allacciamento di tetti fotovoltaici alla rete b.t. di distribuzione
Gli impianti fotovoltaici vengono quasi sempre allacciati alle reti di bt o MT a causa della loro limitata potenza, non confrontabile con quella dei grossi impianti tradizionali; si contano soltanto poche eccezioni, tra cui la centrale ENEL a Serre (SA) con PN=3,3 MWp La tabella riporta i limiti tecnici imposti per le modalit di allacciamento alla rete di impianti con inverter
se la rete viene a mancare, anche solo per brevi periodi, linverter deve scollegarsi prontamente, per evitare di alimentare i carichi con valori di tensione e frequenza non idonei e di generare situazioni di pericolo per il personale chiamato ad operare sulla rete ENEL in caso di lavori
Nei casi di diverso orientamento delle stringhe si aumenta lefficienza totale e in caso di guasto si mette fuori servizio soltanto una parte della potenza totale
Svantaggi: molti inverter significano minore affidabilit e minore rendimento di conversione